LA NOSTRA STORIA

La Vivace Grottaferrata venne fondata nel 1922 da Giuseppe Tiberi, primo presidente e finanziatore per lungo tempo, insieme ai signori Carlo Pisani, Antonio Ciocca e Alfredo Principini. Una riunione che ebbe luogo nella sala interna della trattoria “Il Capannone” al Corso del Popolo, di proprietà di Federico Furlani.

Il campo sportivo era poco più di uno spiazzo lungo il Viale San Nilo e per spogliatoi veniva utilizzata la cantina di Carlo Pisani.

La prima attività agonistica vera e propria si svolse nel 1923, con l’esordio in un torneo contro Ariccia, Frascati e Zagarolo: la coppa per la vincente venne messa in palio dal dottor Alberto Folchi, uomo di grande spessore che nel dopoguerra divenne Onorevole al Parlamento e Ministro in diversi governi.

La formazione che difendeva i colori biancorossi in quel primo impegno era composta nella quasi totalità da giovani locali, ad esclusione di un paio di romani, tali Maraini e Laudace. Fu proprio quest’ultimo a portare il primo pallone di cuoio a Grottaferrata, nel 1921.

Luigi Centioni, Mario Ciocca, Lello Brunelli, Alfredo e Ilario Spalletta, Guido Ciocca, Alfredo Principini, Giuseppe Conversi e Mario Vinciguerra. Questi gli altri nove che scesero in campo con la maglia della Vivace.

Nel 1926 la società fu iscritta al campionato di Terza divisione, venendo anno dopo anno rinforzata dai nuovi appassionati allo sport che si andava affermando in tutta Italia.

Le gare venivano disputate sul nuovo campo sportivo realizzato in Via Roma e fino al 1931 la Vivace vinse sempre il suo girone qualificandosi per le finali regionali. Purtroppo però non andò mai oltre al piazzamento d’onore.

La formazione base era composta da: Alfredo Centioni, Guido Ciocca, Lorenzo e Francesco Consoli, Alessandro Furlani, Alfredo Fortini, Armando Manaresi, Amedeo Luccichenti, Mario Croce, Damiano Mascherucci, Vincenzo Santini, Giuseppe Tiberi, Tolmino e Fernando Canestri.

Nel 1932, partecipando al campionato dell’Unione liberi calciatori, la Vivace giunse alla finale contro il Cisterna, ma quest’ultima disputa venne giocata sul campo neutro di Velletri: a causa di un arbitro fazioso, la gara degenerò tanto da essere sospesa e la vittoria venne assegnata a tavolino al Cisterna. Le conseguenze di quella partita furono molto gravi in quanto ben sei giocatori vennero squalificati, alcuni anche per due anni, altri a vita!

La società, senza poter avere un ricambio di sufficiente qualità, fu costretta a rinunciare alla partecipazione dei campionati fino al 1938.

Nel campionato 1938-1939 la Vivace riprese l’attività con un organico completamente rinnovato. Alfieri di questa nuova formazione erano Piero Degl’Innocenti, Fausto Camilli, Vincenzo Cortesini, i gemelli Romolo e Remo D’Ottavi, Gino Fortini, Antonio Consoli, Oreste Di Caprera, Vittorio Busi, Mario Ceccacci e ben quattro Vinciguerra: Agostino, Americo, Franco e Sergio! Con questa compagine giunse alla conquista del primo posto del girone per quattro stagioni consecutive, sino alla sospensione causata dalla Seconda Guerra Mondiale.